Il Santuario San Riccardo Pampuri durante l'Anno Santo sarà Chiesa giubilare

I Maggio Festa di San Riccardo Pampuri
Da San Riccardo possiamo imparare la gioia d’appartenere alla Chiesa, a un popolo di uomini e donne in cammino dietro a Cristo e il Giubileo è innanzitutto un’esperienza di popolo, nato dalla stessa pietà del popolo di Dio che sul finire del Medioevo, in un’epoca segnata da carestie, pestilenze e guerre continue, sentiva il bisogno di una purificazione e di poter attingere alla misericordia di Dio, che salva e perdona.[...]
San Riccardo, fin da bambino, ha vissuto il suo cammino di fede e di santità nella semplice appartenenza alla Chiesa, alla comunità cristiana, che per lui, come per noi, ha assunto un volto concreto: la sua famiglia, in particolare i suoi zii che l’hanno accolto e fatto crescere dopo la morte prematura della madre, la comunità parrocchiale, a Torrino e a Trivolzio, la Chiesa di Pavia, nel collegio Sant’Agostino dove fu ospite durante gli anni di studio, i compagni del circolo “Severino Boezio” all’università, i fedeli della parrocchia di Morimondo, presso la quale abitò negli della sua attività come medico condotto, i sacerdoti e i religiosi che l’hanno accompagnato nel faticoso discernimento della sua vocazione, fino ad abbracciare la consacrazione religiosa nei Fatebenefratelli.
La santità non è mai un’avventura solitaria, accade sempre nel grembo della Chiesa, in un tessuto di relazioni e di amicizie preziose: così ogni santo è figlio della comunità cristiana e di testimoni veri che Dio mette sul suo cammino e spesso trova luce e alimento in un particolare temperamento dello Spirito. Per Erminio Pampuri fu alla fine il carisma di San Giovanni di Dio, fondatore dell’ordine ospedaliero dei Fatebenefratelli. Allo stesso tempo ogni santo è una presenza generativa di vita, è un testimone che tocca e muove la vita di altre persone che entrano in contatto con lui, fino a noi.

Preghiera a San Riccardo
+Giovanni Volta
Vescovo di Pavia